Non ci pensiamo mai ma dietro a software per l’editing video che utlizzano i videomakers e i designer di mezzo mondo c’è una tecnologia all’avanguardia. Una tecnologia che funziona fa proprio questo: permette di realizzare cose incredibili restando nascosta.
All’ Adobe Max 2019 un’intero panel è stato destinato agli Sneaks ovvero a raccontare al pubblico quali ricerche si stanno portando avanti in casa Adobe. L’ Adobe MAX Sneaks 2019 è una piccola anteprima che svela cosa ci riserva il futuro e c’è da restare davvero a bocca aperta.
Il cuore di tutto (attorno a cui sembra ruotare la ricerca Adobe) è il motore SENSEI. Di cosa si tratta?
Adobe Sensei: l’intelligenza artificiale e il machine learning applicato alle immagini
Nell’ Adobe MAX Sneaks 2019 Adobe ha raccontato a quali tecnologie sta lavorando. Le parole chiave da imparare sono due: intelligenza artificiale e machine learning. L’intelligenza artificiale è semplice da spiegare: è la capacità di una macchina di simulare il pensiero umano per risolvere problemi. Il machine learning è invece la capacità delle macchine di apprendere in base all’esperienza. Immaginate un software che sappia prendere decisioni al posto nostro e sappia adattarsi ai cambiamenti in abse all’esperienza maturata. Fantascienza? No. L’utilizzo di queste tecnologie è intorno a noi e chi utilizza i software di casa Adobe, senza rendersene conto, sta già sfruttando i benefici di queste due tecnologie.
SENSEI è un motore che sta dietro a molte funzionalità introdotte negli ultimi anni in software come Photoshop, After Effects o Premiere Pro ed è grazie a SENSEI se Adobe ha potuto introdurre l’auto reframe nell’ultima versione di Premiere o la selezione automatica degli oggetti nell’ultima versione di Photoshop.
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Adobe MAX Sneaks 2019: cosa ci riserva il futuro?
Nell’ultima edzione di Adobe Max 2019 un intero panel è stato dedicato proprio a raccontare quali ricerche si stanno portando avanti in casa Adobe e quali tecnologie potrebbero (o no) finire nelle prossime release dei software Adobe. Nel panel Adobe MAX Sneaks 2019 molte sono state le sorprese e alcuni esperimenti tecnologici sono davvero molto interessanti. Tutti gli Sneaks sono raccolti nella pagina ufficiale Adobe dedicata a questo argomento ma per chi non ha molta dimestichezza con l’inglese propongo qui una breve sintesi della presentazione tenutasi a Los Angeles lo scorso novembre.
#AllinSneak: ma più una foto di gruppo senza chi scatta la foto!
Quante volte nelle foto di gruppo, scattate con amici o colleghi, siamo dovuti ricorrere all’autoscatto per poter far parte della fotografia? E se non fosse possibile utilizzare l’autoscatto ma volessimo comunque prendere parte alla foto di gruppo? L’unica soluzione fino ad oggi era mettere mano a Photoshop e fare un compositing per inserire gli assenti nella foto ricordo. Una nuova tecnologia a cui i ricercatori Adobe stanno lavorando risolve definitivamente questa problematica. Grazie all’intelligenza artificiale di SENSEI il software in sviluppo sarebbe in grado di analizzare due immagini, trovare le differenze (ad esempio le persone mancanti) e fare un compositing in automatico. Tutto in pochissimi secondi.
#ProjectSoundSeek: individuare un suono ed eliminarlo con un click
Quando si monta un’intervista capita spessissimo di dover pulire l’audio da indecisioni o balbetii vari. L’editor deve quindi prendere l’audio e pulirlo da suoni come “ehhhh” o “mmmm” e così via. Immaginate un software in grado di identificare in un’audio i suoni che vogliamo rimuovere e che proceda poi alla loro eliminazione con un click del mouse. Magia? No realtà! È questo il tema dello sneak chiamato in codice ProjectSoundSeek.
#SweetTalkSneak: i dipinti prendono vita…e ci parlano!
Immaginate un quadro di Van Gogh che parli con la nostra voce o uno scarabocchio disegnato a mano su un tovagliolino al ristorante che prenda vita e inizi a parlare…Questa applicazione sperimentale fa proprio questo: analizza un audio e applica un’animazione a un disegno per renderlo vivo! È così che un quadro di Van Gogh può parlare o che uno scarabocchio può prendere vita.
#ProjectPronto: la realtà aumentata a portata di tablet
La realtà aumentata è sicuramente una tecnologia che irromperà presto nelle nostre vite quotidiane. Chiunque utilizzo After Effect sa bene qaunto sia utile avere uno strumento capace di traccare i movimenti di una fotocamera per poter agganciare info grafica o animazioni. After Effect ha introdotto negli ultimi anni strumenti molto utili in grado di rilevare il movimento dello videocamera e generare ambienti 3d in cui posizionare grafiche e animazioni. Immaginate che tutto questo possa essere fatto quasi in tempo reale e che un’applicazione possa analizzare un video e ci permetta di inserire oggetti 3d e animazioni. Immaginate che tutto questo possa essere fatto con un tablet o con uno smartphone. Questo è il campo di studio del progetto Pronto presentato all’Adobe Max Sneaks 2019.
#ImageTango: l’intelligenza artificiale al servizio dei designer
Image Tango è un progetto davvero straordinario. Utilizzando la tecnolgia SENSEI questa applicazione (che, lo ricordo, non è ancora disponibile al grande pubblico ma è in fase di sviluppo) realizza dei compositing in tempo reale partendo da due immagini diverse. Prendete un photoshop (o il nuovo Adobe Fresco) e disegnate un uccellino e supponiamo vogliate applicare la texture di un uccellino fotografato al parco. Fino ad oggi l’unica soluzione era utilizzare photoshop per fare un compositing. Grazie a TANGO, con pochi click del mouse, la texture dell’uccellino fotografato al parco sarà applicata al vostro disegno in pochi secondi. Guardate il video dimostrativo per farvi un’idea….
#FantasticFonts: personalizzare i font sarà ancora più semplice e creativo
Chiunque abbia a che fare con i font sa bene che le proprietà su cui è possibile lavorare sono abbastanza limitate: un font può essere regolar, bold, italic. Grazie a questo progetto sperimentale denominato Fantastic Fonts sarà possibile personalizzare moltissimi altri aspetti di un carattere oltre ad animarlo in pochi istanti.
#GoFigureSneak: addio MoCap. Benvenuto SENSEI!
Questo sneak è forse uno dei miei preferiti. Se siete degli animatori o degli utenti After Effects apprezzerete molto anche voi! Per “catturare” il movimento degli attori con lo scopo di animare un cartone animato o un personaggio 3D si ricorre al MoCap (una tecnologia abbastanza costosa e complicata da utilizzare al meglio) o ai keyframe. Oggi, per animare un personaggio in After Effects, viene in nostro soccorso, ancora una volta, il motore SENSEI. Grazie a questa tecnologia sperimentale (che speriamo venga presto introdotta in AE) se si vuole animare un modellino 3D è sufficiente girare un video, lasciare che il software esegua un tracching e l’inanimato prenderà vita!
#LightRightSneak: se la luce di una foto non ci piace…la cambiamo!
Quante volte abbiamo scattato una fotografia ma la luce non era proprio nelle condizioni ideali? Quante volte avremmo voluto avere la possibilità di cambiare la posizione delle luci in post produzione. Presto questo potrebbe non essere più un semplice desiderio ma potrebbe trasformarsi in realtà grazie al progetto Light Right! Grazie al motore SENSEI questo software, dopo aver analizzato l’immagine e ricostruito la scena 3d, è in grado di modificare la luce di una fotografia (e le ombre) piegando la natura al nostro servizio.
#ProjectAwesomeAudio: pulire un audio rovinato non è mai stato così semplice
Spesso mi viene chiesto: “ho registrato un audio e c’è tanto rumore di fondo è possibile fare qualcosa?” La risposta è sempre quella “apri l’audio con Adobe Audition e prova a pulire le frequenze o ad utilizza i tools per la rimozione del remore. Spesso i risultati sono buoni ma spessissimo un audio registrato male è complicato da rendere perfetto. Questo fino ad oggi! Grazie al motore SENSEI (che non solo è in grado di analizzare le immagini ma anche i suoni) e all’intelligenza artificiale presto rimuovere rumori indesiderati e rendere un audio registrato male molto più pulito e convincente potrebbe essere semplice come premere un bottone…
#ProjectGlowstick: luci e ombre rendono 3D un’immagine 2D
Cosa differenzia un’immagine 2d (piatta e bidimensionale) da un’immagine 3D? Sicuramente la luce (e le ombre) gioca un ruolo decisivo! Questa applicazione che i ricercatori Adobe hanno presentato all’Adobe Max Sneaks 2019 sarà di grande aiuto ai creativi e agli illustratori di mezzo mondo!
#ProjectAboutFace: come capire se una fotografia è stata ritoccata?
In tempi come quelli in cui viviamo, dove i social network sono pieni di Fake News e di immagini ritoccate, come distinguere il vero dal falso? Non sarebbe bello se un software ci aiutasse a capire quando i pixel di un’immagine sono stati manipolati artificiosamente? Questo è un tema molto caro ad Adobe e un team di ricercatori ha sviluppato un software che presto potrebbe trovare applicazioni molto utili nella vita di tutti i giorni. Grazie al progetto About Face l’algoritmo (ancora una volta gioca un ruolo da protagonista il motore SENSEI) è in gradi di capire quando una fotografia è autentica e quando invece è stata ritoccata al computer.