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Anonymous Camera. Arriva l’app contro il riconoscimento facciale, disponibile per iOS

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 11/06/2020 - 23:13
Anonymous Camera: l'app che oscura i volti e protegge dal riconoscimento facciale

il riconoscimento facciale è sempre più diffuso e mette a rischio la privacy di ignari cittadini. In un articolo abbiamo già raccontato come Amazon, IBM e Microsoft abbiano sospeso la distribuzione della tecnologia per il riconoscimento facciale alle forze dell’ordine, in attesa di una legge più chiara e stringente. Oggi parliamo di Anonymous Camera, app sviluppata da una startup di Londra che promette di proteggere dal riconoscimento facciale oscurando in automatico porzioni di foto e video.

Anonymous Camera: l'app che oscura i volti e protegge dal riconoscimento facciale

Anonymous Camera: l’app che oscura i volti e protegge dal riconoscimento facciale

I software per il riconoscimento facciale sono applicazioni capaci di riconoscere l’identità di una persona analizzando i tratti somatici del volto. Grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning le camere per il face recognition catturano le immagini e, consultando un database, possono associare i volti ad identità ben precise. In tempi come quelli in cui viviamo il rischio di cedere alla sorveglianza di massa digitale è elevato. Il dibattito sull’impiego di queste tecnologie per tutelare l’ordine pubblico è appena iniziato negli Stati Uniti e la nascita di applicazioni per smartphone come Anonymous Camera (o come Signal che di recente ha aggiunto funzioni per oscurare i volti tutelando la privacy) sono la cartina di tornasole di quanto il tema sia delicato e di pubblico interesse.

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L’app Anonymous Camera è disponibile sull’Apple Store per i dispositivi iOS ed è stata ispirata e testata da giornalisti e reporter

Anonymous Camera, applicazione lanciata oggi sugli store iOS, è sviluppata da una startup di Londra (Playground) che, sfruttando anche lei l’intelligenza artificiale è in grado di rimuovere dalle fotografie ciò che non si vuole mostrare (compresi i volti dei presenti).
I fondatori di Playground hanno sviluppato Anonymous Camera grazie all’ispirazione e al contributo di giornalisti e reporter che, per lavoro, hanno la necessità di tutelare la privacy di coloro che compaiono nei loro video.

Paul Radu, giornalista di inchiesta che contribuì a far pubblicare i Panama Papers, ha testato in anteprima l’app. A The Verge ha dichiarato:

“L’app crea istantaneamente un livello di fiducia e sicurezza che è molto importante […] È facile spiegare e mostrare all’intervistato come funziona.”

Anonymous Camera oscura i volti in automatico, distorce la voce e cancella subito le tracce dallo smartphone

Anonymous Camera, grazie al machine learning, è in grado di identificare nelle immagini e nei video girati persone e volti. Inserendo sfocature o effetti simili, l’applicazione può quindi oscurano l’identità di chi viene ripreso. Ma le funzioni a tutela della privacy non finiscono qui. L’app può anche distorcere la voce portando quindi l’anonimato di chi interagisce con l’obiettivo a livelli prima impensabili senza l’utilizzo di un software di montaggio.
Caratteristica ancora più importante di Anonymous Camera è la persistenza dei dati sui cellulari. Le immagini e i video sono infatti processati direttamente nello storage dello smartphone. Nessuna informazione viene condivisa con l’esterno. Quando le immagini sono state oscurate il materiale originale può essere rimosso in automatico dal dispositivo complicando così la vita di chi volesse recuperare il girato originale.

Alcuni limiti: l’app fallisce quando più persone vengono riprese a distanze superiori ad alcuni metri

L’app ancora non è perfetta e ha alcuni limiti. Uno fra questi è la difficoltà nel riconoscere i volti quando nel fotogramma compaiono più persone a più di pochi metri di distanza. È certo però che in futuro miglioramenti saranno apportati e nuovi strumenti saranno integrati.

 


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