Calle 13 è stato un gruppo portoricano composto da due fratelli (René Perez Juglar alias Residente ed Eduardo Cabra alias Visitante) e della sorellina (Ileana Cabra alias PG-13). Il trio ha vinto in 10 anni più di 20 Grammy ed è stato conosciuto e apprezzato in tutto il mondo: america latina, Stati Uniti, Europa (Italia no, non si è capito perché). Calle 13 è passato dal reggaeton alla cumbia alla musica elettronica, sfornando 5 albun tutti diversi e densi di contenuti. Tutto andava bene poi, nel 2015, al vertice del successo, il gruppo si è sciolto: i tre frtalli hanno intrapreso carriere separate pubblicando album solisti o avviando progetti indipendenti. Di Calle 13 è rimasto solo il ricordo.
Calle 13: dalla lotta indipendentista di Portorico ai palchi di mezzo mondo
Era il 2005, il reggaeton nel mondo era ancora un genere poco battuto e commercializzato. A San Juan René (Residente) era un giovane irrequieto, studente di una famosa scuola d’arte a Cuba e impegnato politicamente a favore dell‘indipendenza di Portorico. Durante una manifestazione di protesta un suo amico venne ucciso dalla polizia e in una notte scrisse, stampoò su CD e distribuì a mano un brano di denuncia: “Queridoi FBI”
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Il successo fu immediato, nacque Calle 13. Paradossalmente il gruppo ebbe più popolarità all’estero che in patria. Censurati dalle radio dell’isola centro americana il primo album (Calle 13) fu subito un successo in america latina. Il singolo “Atrevete” fu uno dei brani più ballati del periodo. È un reggaeton martellante e ipnotico ed è stato il brano che ha portato il vero successo al gruppo.
“Residente o Visitante” e la conquista del mondo
Dopo qualche anno uscì il secondo disco (“Residente o visitante” 2007) ricco di importanti collaborazioni (come con la rapper spagnola Mala Rodriguez). Gli stadi si riempiono, la radio trasmettono i brani del gruppo (tranne a Portorico e in Italia). Arrivano i primi Grammy Latini (cinque in due anni) e la fama del trio è in costante ascesa. Il disco “Residente e Visitante” contiene singoli indimenticabili. I temi trattati sono i più disparati: l’amore, la libertà dall’oppressione della routine, l’immigrazione. Memorabile l’introduzione di PG-13 in “Pa’l norte”
Unas piernas que respiran
Veneno de serpiente
Por el camino del viento
Voy soplando agua ardiente
“Los de atrás vienen conmigo”: il terzo album e un documentario
Nel 2009 esce il terzo album “Los de atrás vienen conmigo”, lettralmente un tuffo nella cultura sudamericana. Il disco è seguito da un documentario ambientato in sud america (“Sin Mapa”), un viaggio fra i popoli che abitano il continente. Dal Perù al Cile arrivando, naturalmente, a Portorico (la cui indipendenza viene sempre reclamata a gran voce). Uno dei brani più belli del disco è “La Perla” un ritratto suggestivo e scansonato della vita centroamericana
“Entren los que quieran” e l’inno “Latinoamerica”. Il disco più importante di Calle 13
Dua anni dopo esce “Entren los que quieran” con un altro brano storico di Calle 13 (forse il più conosciuto del gruppo): “Latinoamerica”, frutto del viaggio compiuto in quegli anni. “Latinoamerica” vanta importanti collaborazione del calibro di Totó la Momposina, Susana Baca, Maria Rita e Gustavo Santaolalla. È stato definito dal gruppo come il più importante della loro carriera.
Soy la fotografía de un desaparecido
La sangre dentro de tus venas
Soy un pedazo de tierra que vale la pena
Soy una canasta con frijoles
Soy Maradona contra Inglaterra anotándote dos goles
Soy lo que sostiene mi bandera
La espina dorsal del planeta es mi cordillera
Soy lo que me enseño mi padre
El que no quiere a su patria no quiere a su madre
Soy américa latina
Un pueblo sin piernas pero que camina, oye
Multi Viral: la collaborazione con Julian Assange
We live in the world that your propaganda made
But where you think you are strong you are weak
Your lies tell us the truth we will use against you
Your secrecy shows us where we will strike
Your weapons reveal your fear for all to see
From Cairo to Quito a new world is forming
The power of people armed with the truth
Nel 2014 l’ultimo disco: “Multi Viral”. Le sonorità si fanno più elettroniche, le collaborazioni sempre ricercate e di alto profilo. Due in particolare vano ricordate: quella con Silvio Rodriguéz (“Ojos color Sol”) e quella con Julian Assange (“Multi Viràl”) con cui Residente ha collaborato a Londra, all’interno dell’ambasciata equadoregna dove l’attivista australiano era rifugiato. Il brano vanta anche altre due collaborazioni: quella con Tom Morello (chitarrista dei Rage Against the Machine) e con la cantante israeliana Kamilya Jubran.
Nel 2015 Calle 13 si scioglie: ognuno per la sua strada
Calle 13 il 2 luglio 2015 a Madrid
Al culmine del successo, nel 2015, il gruppo, dopo un tour mondiale che lo porta a suonare anche in Europa (tranne in Italia, ovviamente, dove la critica e le radio sono impegnate a ballare “El Perdón” di Nicky Jam) si scioglie. Durante il tour estivo Residente annuncia un nuovo progetto e un nuovo documentario. Pochi mesi dopo i social del gruppo reindirizzano gli utenti ai singoli progetti solisti. Non suoneranno più insieme pur continuando a collborare, sporadicamente, nei reciproci progetti
Nasce “Residente”: un viaggio etnologico per il mondo e un nuovo documentario
Residente (il paroliere e la mente) va per la sua strada. Realizza un bel disco, omonimo, prodotto e arrangiato da Trooko (producer onduregno già collaboratore di Beyoncé e altri). Il disco è frutto di un altro viaggio di René, questa volta in giro per il mondo. Dal viaggio viene realizzato un nuovo documentario, ambientato in vari continenti. In ogni tappa del viaggio vengono registrati suoni e collaborazioni con artisti locali. Di fatto il documentario racconta la genesi del nuovo album che esce nel marzo del 2017. Il risultato è un buon progetto, ricco di temi (la guerra, la diversità, l’amore, ovviamente Portorico) privo però della bravura del polistrumentista Visitante (e si sente)
Visitante: Trending Topic e altri progetti
Visitante (il musicista vero e proprio) nel frattempo realizza un progetto tutto suo (Trending Topic) con cui incide un album e va in tourné (anche in Europa, tranne che in Italia). Bello musicalmente, non male anche i testi ma la capacità di sintesi e di scrittura del fratellastro René è evidente. Al disco collabora anche PG-13 (che nel frattempo ha cambiato nome in iLe)
PG-13: il progetto solista e il cambio di nome. Nasce iLe.
La sorellina (Ileana Cabra, ora nota come iLe e dotata di una voce della madonna) intraprende la carriera solista pubblicando due bei dischi in pochi anni. Amante della musica tradizionale sudamercana (ad esempio Mercedes Sosa) iLe propone una bella unione fra tradizione e modernità. Scrive bene, canta meglio. È giovane (classe 1989 e quando girava il mondo con Calle 13 era poco più che adolescente). Lei in Italia stranamente ha suonato (a Bologna nell’estate del 2017).
Muore Visitante, nasce Cabra
In questi giorni Visitante, probabilmente stanco di essere ricordato solo come la spalla di Residente, ha deciso di “uccidere” Visitante ed uscire con un nuovo progetto con il nome di Cabra
Eduardo Cabra scrive bene, arrangia bene, ed è un polistrumentista. Vale la pena seguirlo anche in questa avventura.