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Un caricabatterie unico che funzioni con tutti i cellulari. La sfida dell’Unione Europea ai produttori

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 24/09/2021 - 00:13
Caricabatterie unico per smartphone, tablet e device

Quando acquistiamo un tablet o un cellulare nella confezione troviamo sempre almeno un cavo e un caricabatterie. Spesso lo smartphone appena comprato ha un caricabatterie fatto su misura e un cavo specificico per quel modello. Una proposta di lgge dell’Unione Europea potrebbe cambiare le cose e costringere i produttori di smartphone e dispositivi mobili a convergere verso la USB-C come unico standard di ricarica. In altre parole l’UE vorrebbe permettere ai consumatori di avere un caricabatterie unico che funzioni con tutti i dispositivi.

Un caricabatterie unico che funzioni con tutti i dispositivi. I tanti vantaggi della proposta della Commissione Europea

Se ci pensate bene avere un caricabatterie unico per tutti i dispositivi ha diversi vantaggi: perché dover acuistare un nuovo caricabatterie ogni qual volta cambiamo cellulare o tablet? Perché, ad esempio, se usiamo un iPhone dobbiamo adoperare i cavi proprietari Apple e non possiamo adoperare normalissimi cavi USB-C, diffusi ed economici? Non solo: immaginate quanti soldi i consumatori risparmierebbero e quanto grande sarebbe l’impatto in termini di ecosostenibilità.  Le stime della Commissione Europea sono chiare:

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“la riduzione della produzione e dello smaltimento di nuovi caricabatterie ridurrà la quantità di rifiuti elettronici di quasi mille tonnellate all’anno e contribuirà ad aiutare i consumatori a risparmiare 250 milioni di euro all’anno su acquisti di caricabatterie non necessari”

La proposta della Commissione Europea nel dettaglio

Andando sul sito della Commissione Europea si può trovare la prposta completa. L’idea avere un caricabatterie unico che funzionio con tutti i dispositivi ha diverse ripecussioni sia in termini economici sia in termini ambientali. La Commissione Europea propone di:

  • armonizzare le porte di ricarica per i dispositivi elettronici: il formato standard sarà l’USB-C. I consumatori potranno in tal modo ricaricare i loro dispositivi con lo stesso caricabatteria USB-C, indipendentemente dal marchio del dispositivo.
  • armonizzare la tecnologia di ricarica rapida, contribuendo da un lato a evitare che i produttori limitino senza motivo la velocità di ricarica e dall’altro a garantire che la velocità di ricarica sia la stessa quando si usa un qualsiasi caricabatteria compatibile con un dispositivo;
  • vendere i caricabatteria e i dispositivi elettronici separatamente: i consumatori potranno comprare un nuovo dispositivo elettronico anche senza un nuovo caricabatteria, con la conseguente limitazione del numero di caricabatteria superflui o inutilizzati. Si stima che, diminuendo la produzione e lo smaltimento di nuovi caricabatteria, la quantità di rifiuti elettronici si ridurrebbe di quasi mille tonnellate l’anno;
  • informare meglio i consumatori: i produttori dovranno fornire informazioni pertinenti sulle prestazioni di ricarica, indicando tra l’altro la potenza necessaria per ricaricare un determinato dispositivo e se quest’ultimo supporta la ricarica rapida. Ciò permetterà ai consumatori di verificare con maggiore facilità se i caricatori che già possiedono soddisfano i requisiti dei loro nuovi dispositivi o li aiuterà a scegliere un caricabatteria compatibile. In combinazione con le altre misure, questo permetterà ai consumatori di limitare il numero di nuovi caricabatteria acquistati, con un risparmio di 250 milioni di € l’anno spesi finora per l’acquisto di caricabatteria superflui.

I dubbi di Apple sull’unica soluzione di ricarica per i dispositivi

Oggi la maggior parte dei cellulari e dei tablet può essere ricaricata con un semplice cavo USB. L’Unione Europa infatti, fin dal 2009, ha chiesto ai vari produttori di ridurre gli standard di ricarica. L’eccezione riguarda Apple. Se hai un iPhone o un iPad molto probabilmente devi utilizzare un caricabatterie specifico. Non stupisce quindi che l’unica nota di dissenzo sulla proposta avanzata dalla Commissione Europea per l’adozione di un caricabatterie unico per tutti i dispositivi arrivi proprio da Cupertino.  La posizione di Apple infatti è netta:

“Siamo preoccupati che una regolamentazione severa che imponga un solo tipo di connettore soffochi l’innovazione anziché incoraggiarla, il che a sua volta danneggerà i consumatori in Europa e nel mondo. Ci impegneremo con le parti interessate a trovare una soluzione che protegga gli interessi dei consumatori, nonché la capacità del settore di innovare e portare nuove entusiasmanti tecnologie agli utenti. Condividiamo l’impegno per la protezione dell’ambiente.
Condividiamo l’impegno della Commissione Europea per la protezione dell’ambiente e siamo già ‘carbon neutral’ per tutte le nostre emissioni aziendali in tutto il mondo, ed entro il 2030 ogni singolo dispositivo Apple e il suo utilizzo saranno ‘carbon neutral. Creiamo prodotti che migliorano la vita delle persone rendendo le attività quotidiane più semplici ed efficienti, incluso il modo in cui si carica e si trasferiscono i dati sul dispositivo. Apple è sinonimo di innovazione e si preoccupa profondamente dell’esperienza del cliente. Alcuni dei pensieri più innovativi di Apple vanno verso la costruzione di prodotti con materiali riciclati e rinnovabili”

 

Questo articolo ha attinto alle seguenti fonti:


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