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Che cos’è l’intelligenza artificiale?

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 13/09/2023 - 10:33
Che cos'è l'intelligenza artificiale?

L’intelligenza artificiale (IA) è ormai una presenza quotidiana già da molti anni anche se solo negli ultimi mesi ne sentiamo parlare praticamente ovunque. Dopo l’esplosione di ChatGPT, che in pochi giorni ha raggiunto milioni di utenti, all’improvviso chiunque parla di “Intelligenza Artificiale”. Ma che cos’è esattamente l’intelligenza artificiale? Cosa si intende quando parliamo di “intelligenza artificiale”? Perché questa tecnologia è così rivoluzionaria e sembra destinata a cambiare radicalmente il mondo? Scopriamolo insieme.

Che cos’è l’intelligenza artificiale? Proviamo a capirlo insieme

Cerchiamo ora di rispondere alla domanda che molto in questi ultimi mesi si stanno facendo: Che cos’è l’intelligenza artificiale”? A cosa ci riferiamo quando parliamo di “Intelligenza Artificiale”? L’intelligenza artificiale, comunemente nota come IA, è un campo della scienza e della tecnologia focalizzato sullo sviluppo di macchine capaci di eseguire compiti che, fino a poco tempo fa, potevano essere realizzati solo dagli esseri umani. Questi compiti possono variare enormemente, spaziando dalla semplice risoluzione di problemi matematici alla comprensione e all’elaborazione del linguaggio naturale, simile a come farebbe un essere umano.

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Cos'è l'intelligenza artificiale (IA)? Definizioni ed esempi
Cos’è l’intelligenza artificiale (IA)? Definizioni ed esempi

La particolarità dell’IA risiede nella sua capacità di “apprendere” e “adattarsi”. Attraverso un processo chiamato “apprendimento automatico” (o machine learning), le macchine possono analizzare grandi quantità di dati, identificare modelli e tendenze e utilizzare queste informazioni per migliorare le loro prestazioni nel tempo. Questo significa che più una macchina “impara”, più diventa “intelligente” e capace di svolgere compiti complessi. Per rispondere quindi in poche parole alla domanda “Che cos’è l’intelligenza artificiale” potremmo dire che è una tecnologia in grado di simulare la capacità degli esseri umani di pensare, risolvere problemi e imparare dai proprio errori per farne tesoro in situazioni future.

Per fare un esempio utile per capire ancora meglio che cos’è l’intelligenza artificiale pensiamo agli assistenti virtuali come Siri o Alexa. Questi sistemi utilizzano l’IA per interpretare e rispondere alle tue domande in modo naturale. Sono in grado di comprendere il linguaggio umano, di apprendere dalle interazioni passate e di fornire risposte e assistenza sempre più precise e personalizzate. Un altro esempio è rappresentato dalle auto a guida autonoma che utilizzano l’IA per interpretare le informazioni provenienti da una serie di sensori e prendere decisioni in tempo reale su come guidare in modo sicuro e efficiente. Questo richiede una notevole “intelligenza” poiché la macchina deve essere in grado di navigare in un ambiente in continuo cambiamento e prendere decisioni complesse in frazioni di secondo.

Intelligenza Artificiale
Intelligenza Artificiale

Credo sia chiaro quindi cos’è l’intelligenza artificiale e perché è una tecnologia così rivoluzionaria e potenzialmente utile. L’intelligenza artificiale rappresenta un passo avanti significativo nella capacità delle macchine di emulare funzioni cognitive umane, aprendo la porta a innovazioni e progressi tecnologici che erano impensabili solo qualche decennio fa. Dopo aver visto cos’è l’intelligenza artificiale cerchiamo ora di capire il significato di un altro termine molto usato in questi mesi: “Linguaggio Naturale”. Che cos’è il linguaggio naturale e cosa c’entra con l’IA?

Cos’è il linguaggio naturale e cosa ha a che fare con l’Intelligenza Artificiale?

Prima di procedere ulteriormente, è importante chiarire cosa si intende con “linguaggio naturale”. Il linguaggio naturale si riferisce al linguaggio che usiamo quotidianamente per comunicare tra noi, a differenza dei linguaggi di programmazione che sono utilizzati per comunicare con i computer. In altre parole il linguaggio naturale è il linguaggio umano, composto da parole, frasi e grammatica che usiamo per esprimere idee, emozioni e informazioni.

Nel contesto dell’IA, il “processamento del linguaggio naturale” (NLP, Natural Language Processing) è una tecnologia che permette alle macchine di comprendere, interpretare e generare linguaggio umano in modo accurato. Questo può includere compiti come la traduzione automatica tra diverse lingue, la sintesi vocale (trasformare il testo scritto in parlato), e il riconoscimento vocale (trasformare il parlato in testo scritto). Per fare un esempio, quando chiediamo a Siri di leggere un messaggio di testo ad alta voce o quando usiamo un servizio di traduzione online per tradurre una frase in una lingua straniera, stiamo utilizzando tecnologie basate sul processamento del linguaggio naturale. Queste tecnologie utilizzano algoritmi complessi per analizzare il linguaggio umano, identificare modelli e struttura, e generare risposte che sono grammaticalmente corrette e semanticamente significative.

Attraverso il NLP, l’IA è in grado di “comprendere” il linguaggio umano in modo molto più profondo, permettendo una gamma più ampia di interazioni e funzionalità che erano precedentemente fuori dalla portata delle macchine.

Breve storia dell’intelligenza artificiale: come siamo arrivati fin qui?

Dopo aver visto fin qui che cos’è l’intelligenza artificiale veniamo ora alla sua storia. La storia dell’intelligenza artificiale è affascinante e ricca di sviluppi significativi. Iniziamo con un tuffo nel passato, per esplorare le radici di questa tecnologia rivoluzionaria.

Le Origini

Le origini dell’IA possono essere fatte risalire agli anni ’40 e ’50 del XX secolo, un periodo in cui i primi computer stavano facendo la loro comparsa. Alan Turing, un matematico e logico britannico, è spesso citato come uno dei padri fondatori dell’IA, grazie al suo lavoro pionieristico sulla teoria della computazione e grazie alla creazione della “macchina di Turing”, un dispositivo teorico che può simulare il calcolo di qualsiasi algoritmo.

Alan Turing

La Nascita dell’IA come Campo di Studio

Il termine “intelligenza artificiale” fu coniato per la prima volta nel 1955 da John McCarthy, un giovane professore di matematica che in seguito divenne uno dei leader nel campo dell’IA. Nel 1956, McCarthy organizzò la conferenza di Dartmouth, un evento che è generalmente considerato come la nascita ufficiale dell’IA come campo di studio a sé stante. Durante questa conferenza gli scienziati espressero l’ottimismo che le macchine sarebbero state in grado di replicare tutte le operazioni della mente umana in un futuro non troppo lontano.

L’Ascesa e la Caduta

Negli anni ’60 e ’70, l’IA godette di un periodo di grande entusiasmo e finanziamenti generosi. Tuttavia, man mano che il tempo passava, divenne chiaro che le promesse iniziali erano forse troppo ambiziose. Il progresso fu più lento del previsto, e l’IA entrò in un periodo di “inverno”, caratterizzato da un calo degli investimenti e dell’interesse.

La Rinascita

Fortunatamente, l’IA ha vissuto una rinascita negli anni ’90 e 2000, grazie ai progressi nel machine learning e nelle reti neurali, che hanno permesso alle macchine di “apprendere” dai dati in modi nuovi e potenti. Inoltre, l’aumento della potenza di calcolo e la disponibilità di enormi quantità di dati (big data) hanno fornito il terreno fertile per lo sviluppo di algoritmi di IA sempre più avanzati.

L’Età Moderna

Oggi ci troviamo in un’età d’oro dell’IA, con tecnologie che stanno trasformando ogni aspetto della nostra società, dall’assistenza sanitaria alla mobilità, dall’educazione all’industria. Con l’avvento dell’apprendimento profondo e delle reti neurali convoluzionali, l’IA è ora in grado di svolgere compiti che una volta erano considerati esclusivamente dominio degli esseri umani, come il riconoscimento facciale e la comprensione del linguaggio naturale.


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