La Cina ha annunciato l’avvio della produzione in massa di chip in grado di ricevere il segnale Beidou, l’alternativa asiatica al più conosciuto GPS. Siamo infatti tutti ormai abituati ad usare google map e a farci geolocalizzare da app di qualsiasi natura senza pensare troppo alla tecnologia che c’è dietro. Quando parliamo di geolocalizzazione, generalmente, pensiamo subito al GPS (Global Positioning System) e forse non sappiamo che questa tecnologia è stata sviluppata ed è gestita dal Dipartimento della difesa statunitense. In realtà anche altri paesi hanno sviluppato un proprio sistema per rilevare la posizione intorno al globo. L’Europa ha creato il sistema Galileo; la Russia ha sviluppato GLONASS; la Cina è proprietaria del sistema Beidou.
La sfida della Cina gli USA: creare un proprio sistema per la geolocalizzazione da installare sui propri device
Come detto tutti siamo abituati ad utilizzare la geolocalizzazione del nostro cellulare senza farci troppe domande. Qualche domanda però sembra essersela fatta la Cina che, dopo aver sviluppato Beidou (tecnologia simile al GPS), punta ora a produrre e ad installare chip per il proprio sistema di geolocalizzazione. Se Google (con Android) e Apple (con iOs) sono due aziende statunitensi e sembra quindi naturale che adoperino il GPS la questione cambia di molto se parliamo di Huawei. Il famoso produttore di smartphone infatti ha conquistato recentemente il mercato mondiale dei dispositivi mobili e la notizia della produzione in massa di chip in grado di ricevere il segnale Beidou va ad aggiungere elementi allo scontro tecnologico USA-Cina ora in corso.
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La cina e Beidou: 120 paesi utilizzano i servizi offerti
Ma di cosa parliamo quando ci riferiamo a Beidou? Quali paesi stanno aderendo al sistema per la geolocalizzazione cinese? Andiamo con ordine: Nel 2000 la Cina ha iniziato a lanciare in orbita 4 satelliti per il sistema Beidou. Il progetto è cresciuto nel tempo e nel 2012 sono iniziai i lanci di altri satelliti che, quest’anno, dovrebbero permettere un funzionamento globale del sistema cinese. Quando sarà a regime Beidou utilizzerà 35 satelliti e assicurerà una copertura globale.
Sono 120 i paesi che al momento hanno aderito, prevalentemente in Asia, est Europa e Africa. Il sistema, una volta entrato a regime, offrirà due servizi differenti in base al grado di precisione: uno con accuratezza di 10 centimetri (riservato alle forze armate cinesi e a quelle pakistane); uno con accuratezza di 10 metri che sarà destinato all’uso commerciale e civile.