Elon Musk presenta Neuralink il nuovo progetto del fondatore di Tesla che punta a connettere l’uomo alle macchine. Immaginate di poter ascoltare musica senza dover usare cuffie o altoparlanti. Immaginate di poter monitorare la vostra salute 24 ore su 24, sette giorni su sette. Immaginate di poter connettere il vostro cervello direttamente a un computer, senza cavi e con un semplicissimo intervento chirurgico in day hospital. Non è fantascienza e non stiamo parlando di progetti futuristici che si realizzeranno chissà quando. Stiamo parlando della nuova sfida lanciata da Elon Musk che con Neuralink punta a far fare un salto da gigante alla bioingegneria.
Un fascio di elettrodi impiantati nel cervello ci collegherà ai computer
Un fascio di elettrodi, impiantati con un intervento chirurgico in day hospital, permetterà al nostro cervello di comunicare direttamente con le macchine. In estrema sintesi è questo lo sopo del nuovo progetto di Elon Musk che con Neuralink si pone un obiettivo ambizioso. Detto così la cosa può far paura e sicuramente la questione solleverà importanti questioni morali ma di cosa stiamo parlando e, soprattutto, a che punto è lo sviluppo di questa nuova tecnologia?
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Neuralink sarà invisibile, relativamente semplice da installare e reversibile
Lo scorso 28 agosto Elon Musk ha presentato Neuralink in una diretta streaming. Da quanto si apprende gli elettrodi sono impiantati direttamente nel cervello con un’intervento chirurgico fatto in day hospital. L’operazione viene svolta da un robot sviluppato appositamente ed è reversibile (gli elettrodi possono cioè essere espiantati o sostituiti). L’installazione consiste nel rimuovere un piccolo frammento di cranio, installare Neurolink e chiudere in modo che nulla sia visibile all’esterno.
Il congegno, dopo essere stato attivato, potrà leggere gli impulsi elettrici dei neuroni e trasmetterli wireless a un dispositivo esterno. Non solo, in futuro Neurolink potrà anche scrivere informazioni e sarà possibile, ad esempio, ascoltare musica senza indossare auricolari o altri amplificatori esterni. Nel video streaming tenutosi lo scorso 28 agosto viene mostrato il funzionamento di questa tecnologia impiantata, in via sperimentale, su alcuni maiali.
Quanto tempo ci vorrà perché Elon Musk e Neurolink rendano disponibile questa tecnologia?
La domanda che a questo sorge spontanea è: quanto tempo passerà ancora prima che questa tecnologia fantascientifica sia resa disponibile a tutti? La risposta è: non troppo tempo ma neppure subito! Tralasciando, volutamente, tutte le implicazioni morali che l’utilizzo di elettrodi nel cervello per scopi non strettamente medici possono sollevare c’è ancora molto lavoro da fare e passeranno almeno altri 4, 5 anni prima di avere novità significative.
Elon Musk con un post su twitter cerca ingegneri per Neuralink
Neualink è stata fondata nel 2016 ma solo recentemente il progetto è stato annunciato e presentato al pubblico. Negli ultimi mesi Elon Musk è stato impegnato nel lancio dei satelliti StarLink che permetteranno di portare connettività ad internet direttamente agli utenti in tutto il mondo. Il magnate e fondatore di Tesla però non sembra accontentarsi e su twitter cerca ingegneri interessati a lavorare allo sviluppo della nuova tecnologia:
If you’ve solved hard problems with phones / wearables (sealing, signal processing, inductive charging, power mgmt, etc), please consider working at engineering@neuralink.com
— Elon Musk (@elonmusk) July 18, 2020