L’Eurovision Song Contest 2023 sarà ospitato dall’Inghilterra. Ma come si è arrivati a questa decisione se a vincere quest’anno sono stati gli ucraini? L’edizione 2023 (svoltasi a Torino lo scorso 14 maggio 2022) è stata molto particolare e si è svolta al termine di un periodo complicato per il mondo intero, sconvolto dalla pandemia da Covid-19 e dalla guerra fra Russia e Ucraina. A trionfare sono stati proprio gli ucraini con la Kalush Orchestra e il brano “Stefania”. Da regolamento il paese vincitore ha il diritto di ospitare l’evento l’anno successivo ma questo è al momento impossibile a causa della guerra che ancora sta devastando le vite di milioni di persone e distruggendo città e villaggi. Da qui la decisione, giunta ieri, di spostare l’Eurovision Song Contest 2023 in Inghilterra.
L’annuncio è stato dato dal L’Ebu, la European Broadcasting Union: l’Eurovision Song Contest 2023 sarà ospitato dall’Inghilterra
La decisione di far ospitare l’evento mediatico più importante d’Europa all’Inghilterra è giunta dopo aver constato che la guerra in Ucraina purtroppo ancora non accenna a terminare rendendo di fatto l’operazione impossibile. Spiegano infatti gli organizzatori:
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In un comunicato stampa dell’EBU pubblicato in precedenza, è stato annunciato che questa decisione è stata presa a seguito aver vagliato la possibilità di ospitare il Contest in Ucraina e concludendo, purtroppo, che per motivi di sicurezza ciò non è possibile.
A seguito di tali discussioni, la BBC, seconda classificata al Contest 2022, è stata invitata dall’EBU ad agire come Host Broadcaster per il 67esimo Eurovision Song Contest. L’Ucraina, in quanto paese vincitore nel 2022, si qualificherà automaticamente per la finale del prossimo Contest insieme ai cosiddetti “Big 5” (i paesi che contribuiscono finanziariamente di più al Contest: Francia, Germania, Italia, Spagna e il Regno Unito).
L’Ucraina sarà quindi automaticamente qualificata per la finale avendo vinto l’edizione 2022. Non solo: anche se l’evento non si terrà in Ucraina gli organizzatori (la BBC) stanno comunque lavorando per portare in scena nel miglior modo possibile la cultura ucraina. Martin Österdahl, supervisore esecutivo dell’Eurovision Song Contest spiega:
“Siamo eccezionalmente grati che la BBC abbia accettato di organizzare l’Eurovision Song Contest nel Regno Unito nel 2023. […] Siamo certi che il Contest del prossimo anno metterà in mostra la creatività e l’abilità di una delle emittenti pubbliche più esperte d’Europa, assicurando al contempo che i vincitori di quest’anno, gli ucraini, siano celebrati e rappresentati adeguatamente durante l’evento”.
Mykola Chernotytskyi, capo del consiglio di amministrazione di UA:PBC ha aggiunto:
“L’Eurovision Song Contest 2023 non sarà in Ucraina ma a sostegno dell’Ucraina. Siamo grati ai nostri partner della BBC per averci mostrato solidarietà. Sono fiducioso che insieme saremo in grado di aggiungere lo spirito ucraino a questo evento e unire ancora una volta l’intera Europa attorno ai nostri valori comuni di pace, sostegno, celebrazione della diversità e del talento”.
L’Eurovision 2023 sarà quindi organizzato dall’Inghilterra con la collaborazione dell’Ucraina. Per questo motivo il logo (che rifletterà l’eccezionalità dell’evento) non è ancora stato rivelato e sarà pubblicato in un secondo momento.
The United Kingdom will host #Eurovision 2023! 🇬🇧🇬🇧🇬🇧
➡️ Everything you need to know here: https://t.co/qQVS3gierN pic.twitter.com/IpHCA2i4U6
— Eurovision Song Contest (@Eurovision) July 25, 2022
L’Inghilterra ha già ospitato in passato l’Eurovision
Non è la prima volta che il Regno Unito ospita l’Eurovision. Come viene ricordato nell’account instagram ufficiale dell’evento l’Inghilterra ha ospitato il Contest già altre otto volte (nel 1960, 1963, 1968, 1972, 1974, 1977, 1982 e 1998).
È ancora presto tuttavia per sapere il nome della città inglese in cui si terrà l’Eurovision 2023. Come già accaduto lo scorso anno per Torino bisognerà pazientare ancora qualche settimana per scoprirlo. Fra le città in lizza ricordiamo: Aberdeen, Belfast, Birmingham, Brighton, Bristol, Cardiff, Edimburgo, Glasgow, Manchester, Leeds, Liverpool, Londra, Newcastle, Nottingham, Sheffield, Swindon e Wolverhampton.