L’ultima versione di Google Chrome (release 83) migliora le impostazioni della privacy. Una nuova veste grafica per le impostazioni dei cookies e nuove regole sulla navigazione in incognito lasciano pensare che il colosso Hi-Tech americano stia lavorando per migliorare la privacy degli utenti anche se c’è ancora molto da fare. Cosa c’è da sapere? E soprattutto: come tutelare al meglio i nostri dati personali quando navighiamo sul web?
Google Chrome (release 83) migliora e potenzia le impostazioni della privacy
Lo scorso 19 Maggio sul blog di Google Chrome sono state annunciate alcune novità sulla gestione della privacy degli utenti. Sintetizzando queste sono le principali novità introdotte (o che stanno per essere introdotte)
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- È stata migliorata la gestione dei cookies. Viene data la possibilità all’utente di scegliere se e come devono essere usati i cookies con la possibilità di bloccare quelli di terze parti. L’utente potrà decidere inoltre se bloccare alcuni o tutti i cookies dei siti visitati.
- Nelle impostazioni di Google Chrome è ora possibile trovare la voce “tu e google”, una scheda che ci aiuta ad individuare e gestire le informazioni condivise con Google.
- Dal momento che molti sono soliti cancellare la cronologia e i dati salvati durante la navigazione questa opzione è stata spostata in alto nella sezione Privacy e Sicurezza
- Altri cambiamenti riguardano la gestione delle password. Quando si salverà una password Google Chroma la analizzerà per verificarne la compromissione. Se la tua password risulterà essere stata violata ci verrà segnalato.
Ma Google Chrome è davvero innocente nel gestire la privacy dell’utente? È sufficiente impostare al meglio le impostazioni della privacy per dormire sonni tranquilli?
I dati personali degli utenti valgono oro e niente è davvero gratis come sembra
Inutile girarci intorno: i dati personali di tutti gli utenti sono già da molto tempo un bene prezioso sia per le grandi multinazionali sia per aziende più piccole, specializzate in marketing. C’è da stare tranquilli o dobbiamo preoccuparci? Google Chrome garantisce davvero la nostra privacy al 100%?
Quando utilizziamo la posta elettronica o il nostro social network preferito lo facciamo gratuitamente, senza ciòè dover pagare un abbonamento mensile o anniale (almeno questa è l’apparenza). Dal momento che quasi nulla al mondo è davvero gratuito cosa c’è dietro? Cosa stiamo dando in cambio dei servizi che utilizziamo? Se state pensando ai dati personali avete indovinato.
Cos’è la profilazione e quali dati personali vengono registrati durante la navigazione?
Cos’è la profilazione? Dobbiamo davvero preoccuparcene? Quali dati personali vengono catturati e registrati durante la navigazione? L’argomento è molto complesso e tenteremo di ridurlo ai minimi termini. La profilazione (parlando di pubblicità online) consiste nel raccogliere informazioni come il sesso (maschio o femmina), l’età, le ultime ricerche e gli ultimi siti visitati etc.. con lo scopo – generalmente – di farti vedere solo annunci pubblicitari a cui puoi essere interessato. Per esempio: vuoi comprare un paio di scarpe e hai cercato su google “scarpe sportive offerte”. Dopo pochi minuti, mentre leggi un articolo sulla tua squadra del cuore noti un annuncio pubblicitario che ti propone di acquistare un nuovo paio di scarpe. A grandi linee (e semplificando) questa è la profilazione.
Generalmente è anonima nel senso che il tuo nome e cognome non viene necessariamente associato con questi dati. Se così fosse, tutto sommato, ci viene fatto un favore! (e questo stesso sito può esistere solo grazie alla pubblicità) Ma non sempre e così e, a volte, alcuni portali e applicazioni possono essere molto più invadenti. Ecco perché sapere cosa si condivide e stare attenti alla propria pirvacy è una buona abitudine che tutti dovremmo iniziare a prendere sul serio.