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La guerra fra Ucraina e Russia si combatte anche online. Qual è il ruolo degli hacker russi e cosa vuole ottenere Anonymous?

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 27/02/2022 - 13:38
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Dopo oltre 70 anni di pace il mondo sembra essere sull’orlo della Terza guerra mondiale. Il conflitto fra Ucraina e Russia sta sconvolgendo gli equilibri geopolitici, causando migliaia di vittime fra i civili e centinaia di migliaia di profughi. Nel 2022 era difficile immaginare che la guerra potesse tornare in Europa: molte cose sono cambiate in 70 anni e il mondo, oggi più interconnesso che mai, ha visto in questi decenni la nascita dell’informatica e del cyberspazio. In un contesto così dipendente dalle tecnologie informatiche le battaglie non si fanno più solo nelle trincee ma anche online. Qual è il ruolo degli hacker russi nel conflitto fra Ucraina e Russia e cosa vuole ottenere Anonymous con gli attacchi ai siti governativi del Cremlino?

Il ruolo degli hacker russi e del collettivo Anonymous nella guerra fra Russia e Ucraina

Il ruolo degli hacker russi e del collettivo Anonymous nella guerra fra Russia e Ucraina

Hacker russi e Anonymous: la guerra fra Ucraina e Russia è anche online

Nel 2022 la guerra non è solo sui campi di battaglia e nelle trincee ma anche online. Attacchi informatici di vario tipo stanno interessando in queste ore infrastrutture e siti governativi in vari paesi. Due i principali blocchi in contrapposizione: da una parte gli hacker russi, dall’altra gli esperti in sicurezza informatica e il collettivo Anonymous. Ma cosa si vuole ottenere? Qual è lo scopo degli hacker russi e perché Anonymous è così impegnato in questa battaglia? Prima di rispondere a queste domande facciamo un piccolo passo indietro per cercare di capire cos’è una guerra online e quali sono gli interessi in gioco.

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Il mondo è online, interconnesso e dipendente dalla tecnologia informatica

Prima di vedere in cosa consiste la gueerra informatica fra hacker russi da una parte e il collettivo Anonymous dall’altra cerchiamo di capire meglio perché la guerra fra Ucraina e Russia si disputa anche online.
La tecnologia,  al giorno d’oggi, è al centro della vita di tutti noi: sempre più oggetti e dispositivi sono connessi ad internet e, almeno potenzialmente, accessibili da remoto. Anche un frigorifero può essere controllato a distanza e la stessa cosa può dirsi per infrastrutture di pubblico interesse come centrali elettriche, banche o enti governativi. Non solo: negli ultimi 70 anni il ruolo delle informazioni (e dell’informazione) è ancora più cruciale che mai. Sintetizzando possamo affermare che chi controlla le infrastrutture e le informazioni ha più potere e libertà d’azione.

Le infrastrutture sono intercnnesse e collegate online. Una centrale elettrica ha sistemi informatici all’avanguardia per la gestione degli impianti per la produzione di energia. La stessa cosa può dirsi per gli istituti di credito e finanziari, per le reti di telecomunicazione e così via. Riuscire a penetrare e a manomettere questi luoghi nevraligici per la vita dei cittadini è un modo come un altro per arrecare danno e ricattare gli avversari ed è proprio quello che hanno fatto (e stanno facendo) gli hacker russi (e non solo) impegnati in questa guerra. A contrastarli alcuni collettivi (fra cui Anonymous) oltre ad esperti in sicurezza informatica e alle intelligence di mezzo mondo.

Il ruolo dell’informazione: fra fake news e discredito

Il ruolo degli hacker (russi e non solo) e di chi cerca di contrastarli (come anonymous) non ha a che fare solo con l’informatica in senso stretto. Ogni guerra, fin dall’alba dei tempi, si è sempre combattuta anche screditando l’avversario e mettendo in giro notizie false o distorte. Ciò era vero al tempo degli antichi romani ed è ancora più vero al giorno d’oggi. Se 70 anni fa una notizia poteva richiedere giorni per essere diffusa e raggiungere l’opinione pubblica oggi tutto avviene in tempo reale. Complici i social network e i giornali online che stanno coprendo la cronaca della guerra fra Ucraina e Russia 24 ore su 24. Non solo: nei due conflitti mondiali del ‘900 le immagini erano poche e in bianco e nero. Oggi, nel 2022, siamo bombardati da fotografie e video scattate e girati con smartphone sempre più all’avanguardia. Tutti questi fattori (social network, informazione online e tecnologie audiovisive portatili) sono ben tenuti in conto da chi combatte una guerra.

Come si fa a mettere in giro una notizia falsa? Non è poi così difficile. Basta, ad esempio, prendere una fotografia vecchia (magari da un’altro conflitto) e darle nuova vita. Anche le informazioni non verificate possono generare una catena di notizie false partorite con lo scopo di screditare l’avversario. Facciamo un esempio. La seguente fotografia sembra scattata in questi giorni in Ucraina, giusto?

Guerra Ucraina - Russia: una fotografia non attuale circola online

Guerra Ucraina – Russia: una fotografia non attuale circola online

Invece no. A quanto pare la foto che vedete sopra è una risalente almeno al 2016!

Gli hacker russi e il collettivo Anonymous: cosa fanno e cosa vogliono ottenere?ù

Torniamo al tema di questo articolo: cosa vogliono ottenere gli hacker russi e come vengono contrastati dal collettivo Anonymous? L’intelligence militare russa ha un gruppo di hacker denominato   Sandworm (vermi della sabbia) già riconosciuto responsabile dell’attacco alla rete elettrica ucraina nel 2015. Negli ultimi giorni questo gruppo sembra aver sviluppato un malware (denominato Cyclops Blink) in grado di disabilitare i firewall (muniti di tecnologia Watchguard) sfruttando una rete di botnet. Avere la possibilità di controllare una botnet vuol dire, in parole povere, avere un esercito di computer pronti a compiere attacchi su più fronti. Nel mirino di Sanworm sembrano esserci varie reti ucraine.

Sull’altro fronte il collettivo Anonymous. Questo gruppo di hacker ha già annunciato su twitter l’intenzione di contrastare i russi con attacchi informatici mirati a rubare informazioni sensibili, a manomettere siti goverantivi, reti di telecomunicazioni, tv di stato e provider russi. In questi giorni il sito del Cremlino è stato irraggiungibile per alcune ore e molti altri attacchi alla cyberspazio russo sono stati rivendicati dal collettivo.

Sono molti gli attacchi messi a segno in queste ore dagli hacker russi ma ancora più forte sembra essere la risposta di Anonymous. A quanto si apprende dalla stessa organizzazione nelle ultime ore:

Anonymous ha rimosso più di 300 siti russi governativi, media statali e banche nelle ultime 48 ore. La maggior parte di questi è attualmente offline.

La russia blocca internet in un Ucraina e rallenta i social network. Elon Musk interviene attivando Starlink

C’è da notare anche un altro aspetto non secondario nella guerra fra Ucraina e Russia: i cittadini ucraini in queste ore stanno organizzando la controoffensiva comunicando sui social network (telegram e whatsapp in particolare). L’accesso ad internet e ai social media in alcune città dell’Ucraina è ostacolato in queste ore dal governo russo. La situazione è tale che Il Ministro delle Trasformazione Digitale, Mykhailo Federov ha chiesto l’aiuto di Elon Musk e la risposta non si è fatta attendere.

Elon Musk ha affermato di aver attivato il sistema starlink per portare la connettività nelle zone dell’Ucraina in cui internet non è disponibile o rallentato.

Questo articolo ha attinto alle seguenti fonti:


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