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La cina testa la prima comunicazione criptata quantica su grandi distanze

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 15/06/2020 - 22:03
Fotoni

La cina testa la prima comunicazione criptata quantica spazio-terra a grande distanza. I messaggi cifrati sono più difficili da hackerare e chi possiede questa tecnologia è destinato ad avere un vantaggio strategico non indifferente. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato dell‘intenzione della SpaceX di portare internet in tutti gli angoli del mondo grazie ad un’imponente rete satellitare. Lo studio pubblicato è un ulteriore passo verso quelle che saranno probabilmente le telecomunicazioni del futuro.  Ciò che hanno sperimentato i ricercatori asiatici è importante non tanto per la comunicazione quantica in sé (già esperimenti in tal senso sono stati condotti in passato) quanto per la distanza che le informazioni hanno attraversato (1.120 chilometri).

Il test è stato effettuato da un team di ricerca cinese e ha sfruttato il fenomeno dell’entanglement per cifrare le informazioni

Quello che è avvenuto in Cina (ovvero sfruttare la comunicazione criptata quantica per trasmettere informazioni) si basa su un fenomeno noto da tempo ai fisici: l’entanglement quantico. Spiegato in maniera molto elementare quello che accade è che due particelle correlate hanno la capacità di comunicare istantaneamente in modo che ciò che accade all’una avviene nel medesimo istante anche all’altra. Banalizzando è come se si avessero due lampadine poste a milioni di chilometri di distanza: se la lampadina A viene accesa anche la lampadina B fa la stessa cosa. Se la lampadina A cambia colore anche la lampadina B cambia allo stesso modo e nel medesimo istante.  In telecomunicazioni questa tecnologia ha conseguenze rivoluzionarie azzerando, di fatto, la latenza e permettendo scambi di informazioni sicuri e quasi istantanei.

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In cina l’esperimento condotto ha testato la comunicazione criptata quantica su grandi distanze

La cina ha testato la comunicazione criptata quantica su grandi distanze

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Lo studio, pubblicato oggi sulla rivista Nature, illustra come i ricercatori cinesi abbiamo usato coppie di fotoni correlati per scrivere la chiave segreta della cifratura. Questa chiave sarebbe quindi stata emessa da un satellite in orbita a 500 chiloetri di altezza e trasmessa a due telescopi posti a 1.120 chilometri di distanza l’uno dall’altro. Detto diversamente i bit contenenti la chiave per decifrare i messaggi sarebbero stati scritti usando due particelle di luce fra loro correlate. Il messaggio vero e proprio può essere trasmesso in qualsiasi altro modo (anche via cavo) ma la chiave (in questo caso a 372 bits) per poterlo leggere ha viaggiato via satellite usando e sfruttando l’entanglement quantico. Ciò rende la comunicazione sicura e molto difficile da intercettare da potenziali hackers.

Perché utilizzare il satellite? Non si poteva usare la comune fibra ottica?

Ci si potrebbe domandare: perché utilizzare il satellite? Non si sarebbe potuta usare la comune fibra ottica? L’aver utilizzato un satellite è stato di crucuale importanza nell’esperimento perché ciò ha permesso di superare il limite dalla fibra ottica in cui la dispersione di fotoni è tale da rendere il viaggio dei fotoni correlati impossibile senza usare dei ripetitori.

 


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