Cercare di andare al concerto dei Maneskin ma vedere i biglietti in vendita su Viagogo ad oltre un milione di euro? È successo davvero! Chi voleva andare al concerto dei Maneskin e prendere i biglietti su Viagogo per stare in prima fila li ha trovati al prezzo assurdo di 1.182.999 euro. Come è stato possibile? Semplice, colpa del “secondary ticketing”. Il fatto ha subito sollevato un vespaio di polemiche e ha attirato l’attenzione dell’Autorità garante per le Comunicazioni (Agcom). La piattaforma Viagogo, società statunitense con sede anche in Svizzera, specializzata nella vendita online di biglietti per concerti, eventi sportivi e spettacoli, è stata sanzionata con una maxi multa da 12 milioni di euro.
I Maneskin vittime del secondary ticketing: i biglietti in vendita su Viagogo anche ad oltre un milione di euro
Il secondary ticketing, ovvero acquistare pacchetti di biglietti per poi rivenderli online a prezzi maggiorati, è una pratica già da tempo al centro dell’attenzione delle autorità e oggetto di una stretta da parte della Commissione Ue, che l’ha vietata con una direttiva recepita anche dall’Italia. Tuttavia il caso del concerto dei Maneskin i cui biglietti sarebbero stati messi in vendita su Viagogo a prezzi spropositati, dimostra come il secondary ticketing continui ad esistere.
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Nel caso del concerto dei Maneskin, i biglietti, esauriti in pochissimo tempo sui canali ufficiali, sono comparsi sulle piattaforme del secondary ticketing (come Viagogo) a prezzi stratosferici, fino a raggiungere 1.182.999 euro per un posto in prima fila. Pensate che il prezzo massimo di un biglietto nelle rivendite ufficiali era di soli 86,25 euro.
L’Agcom multa Viagogo per una cifra di oltre 12 milioni di euro. L’azienda statunitense però fattura ogni anno oltre 15 miliardi di dollari
L’Agcom ha sottolineato che questa non è la prima volta che Viagogo viene sanzionata: la società ha già ricevuto multe per 3,7 milioni nel 2020 e 23,5 milioni nel 2022. Le indagini, svolte in collaborazione con la Guardia di Finanza, hanno rivelato che nel 2022 la piattaforma ha venduto o collocato sul proprio sito biglietti per 68 eventi. I prezzi di questi biglietti erano superiori anche di 10 volte rispetto a quelli nominali. i Maneskin quindi – i cui biglietti, lo ricordiamo, erano in vendita ad oltre un milione di euro su Viagogo, non sono le uniche vittime del secondary ticketing.
Le associazioni dei consumatori, che hanno presentato esposti alle autorità e alle Procure contro Viagogo, ora parlano di “vittoria” e si dicono soddisfatte della decisione dell’Agcom. Carlo Rienzi, presidente del Codacons ha sottolineato come sia incredibile che i biglietti continuino ad essere venduti a prezzi anche 10 volte superiori a quelli effettivi nonostante le numerose condanne delle Authority e l’intervento del legislatore che ha cercato di porre un freno a queste intollerabili e odiose speculazioni.
La maxi multa da 12 milioni di euro può sembrare salata ma per una società come Viagogo, che nel 2020 vantava un giro d’affari consolidato di 15 miliardi di dollari, tale cifra può essere facilmente assorbita nel bilancio alla voce “rischi d’impresa”. Nel 2019, Viagogo aveva acquisito l’operatore Stubhub per 4,05 miliardi di dollari allo scopo di creare un player di presenza globale nel settore della vendita di biglietti.
Contro il secondary ticketing serve l’impegno di tutti: consumatori, organizzatori, autorità e artisti.
Il caso dei Maneskin e dei biglietti venduti a oltre un milione di euro si Viagogo non deve stupire. Capita spesso che i biglietti dei concerti – soprattutto quelli degli artisti più ambiti – vengano comprati e poi rivenduti a prezzo maggiorato. L’azione dell’Agcom rappresenta un importante passo avanti nella lotta contro il fenomeno del secondary ticketing che non solo sottrae risorse al fisco ma alza anche i prezzi dei biglietti a danno della comunità degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo. . È evidente che il problema del secondary ticketing richiede ulteriori sforzi e misure più incisive per essere affrontato in maniera efficace.
Una soluzione a lungo termine potrebbe richiedere una maggiore cooperazione tra le autorità competenti, i produttori di spettacoli e gli artisti, al fine di contrastare il bagarinaggio e garantire che i biglietti per eventi culturali siano venduti a prezzi accessibili e equi per tutti i fan. Inoltre, gli utenti stessi possono contribuire a combattere il fenomeno del secondary ticketing, scegliendo di acquistare i biglietti esclusivamente attraverso i canali ufficiali e denunciando eventuali pratiche illecite.