Dopo 37 anni dall’uscita del singolo, Sting torna a cantare “Russians” invitando i suoi fan su Instagram ad aiutare gli ucraini. Il video, pubblicato nella tarda serata di sabato 5 marzo 2022, è stato visto in poche ore da oltre 600 mila utenti. “Ho cantato raramente questa canzone nei molti anni trascorsi da quando è stata scritta perché non avrei mai pensato che sarebbe stata nuovamente rilevante”. Queste le parole del cantautore nel post. Di cosa parla questo brano del 1985 e perché è ancora così terribilmente attuale?
Sting torna a cantare “Russians”. Il video in un post su Instagram
Nel video pubblicato su Instagram Sting spiega perché ha deciso di reinterpretare “Russians”: “non avrei mai pensato che sarebbe stata nuovamente rilevante”
Sting, accompagnato dalla sua chitarra e da un violoncello, torna a cantare “Russians”. Il video, pubblicato su Instagram, è accompagnato da un lungo post in cui il cantautore britannico spiega cosa lo ha spinto a reinterpretare questo brano pubblicato nel 1985:
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Ho cantato solo raramente questa canzone nei molti anni trascorsi da quando è stata scritta perché non avrei mai pensato che sarebbe stata di nuovo rilevante. Ma, alla luce della sanguinosa e dolorosa decisione sbagliata di un uomo di invadere un vicino pacifico e non minaccioso la canzone è, ancora una volta, un appello alla nostra comune umanità. Per i coraggiosi ucraini che combattono contro questa brutale tirannia e anche per i molti russi che protestano contro questo oltraggio nonostante la minaccia di arresto e imprigionamento. Noi, tutti noi, amiamo i nostri figli. fermate la guerra.
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Di cosa parla “Russians” il brano riproposta da Sting su Instagram?
Sting pubblicò “Russians” nel lontano 1985 e, come detto dallo stesso cantautore su Instagram, sono state poche le occasioni in cui si è trovato a reinterpretare il brano. “Russians” venne scritto ai tempi della guerra fredda, quando la contrapposizione fra Stati Uniti e Russia portò in più occasioni il mondo sull’orlo della guerra nuclerare. Nel testo Sting non sembra prendere le parti né degli Stati Uniti né della Russia ma sottolinea come la guerra sia un male assoluto a prescinedere dalle ragioni:
Come posso salvare il mio bambino
Dal giocattolo mortale di Oppenheimer?
Non esiste il monopolio del buon senso
Su entrambi i lati del recinto politico
Condividiamo la stessa biologia
Indipendentemente dall’ideologia
Credimi quando te lo dico
Spero che anche i russi amino i loro figli
