Parliamo ora di correzione colore (color correction): cosa vuol dire fare la correzone del colore? Cosa c’è da sapere prima di iniziare a modificare i pixel dei nostri video? Innanzi tutto fate molta attenzione: i colori che vediamo sui monitor del nostro computer potrebbero non essere poi così accurati quindi non fidatevi sempre dei vostri occhi al 100%, l’apparenza inganna! Infine – e questo vale sempre quando si lavora ad un montaggio video – ricordatevi che è importante fare esperienza, studiare, provare, sbagliare e ritentare. Iniziamo col vedere alcuni concetti chiave della color correction.
Scegliere un buon monitor per fare la correzione colore è fondamentale
Prima di iniziare la correzione del colore è bene lavorare con un monitor di buona qualità. Lo scopo è migliorare le immagini dei nostri video ma come poter essere certi che quello che noi vediamo sui nostri schermi è affidabile? A tutti è capitato di lavorare su schermi LCD non professionali e si sarà sicuramente notato che quando si confronta la resa cromatica di due monitor raramente questa sarà identica. Questa asimmetria fa sì che le immagini su cui spendiamo ore di lavoro cambino quando vengono visualizzate su un altro dispositivo.
Diciamolo subito: i monitor per fare color correction costano molti soldi (anche diverse migliaia di euro): non solo hanno una tecnologia più evoluta ma soprattutto sono tarati e certificati per avere una resa affidabile. Se tuttavia non avete un budget elevato potete comunque fare attenzione ad un paio caratteristiche che un buon monitor per la correzione del colore deve avere (senza entrare in tecnicismi):
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- Preferite i monitor con tecnologia IPS: questa tecnologia fa sì che il colore sia meno soggetto a cambiamenti dell’angolo di visuale
- Lo spazio cromatico è molto importante. Spiegato semplicemente lo spazio color è la capacità di un monitor di poter riprodurre uno spettro cromatico maggiore. Se i vostri video devono andare su youtube, sul web o sui dispositivi mobili potete limitarsi ad uno schermo in grado di riprodurre colori dello spettro sRgb. Se tuttavia il vostro prodotto dovrà essere trasmesso su circuiti broadcast dovete poter lavorare alla massima qualità e la scelta di un monitor a 10bit (con un range cromatico maggiore) sarà imprescindibile (e molto costoso).
- Se possibile scegliete monitor di buone dimensioni: troppo spesso vedo videomaker fare Color Correction su schermi minuscoli. Follia :).
- Certificazioni: un monitor per fare color correction è in genere certificato. Questo vuol dire che c’è la garanzia che sia stato tarato in fabbriga per avere una resa affidabile. Purtroppo – e lo ripeto – più un monitor è affidabile più il suo prezzo sarà alto.
Attenzione! Il cervello (e l’occhio) inganna. Le illusioni cromatiche
Avere un buon monitor è – come abbiamo visto – un punto di partenza importante per fare la correzione colore ma non basta. Il nostro cervello (e i nostri occhi) spessissimo ci fregano e ciò accade, il più delle volte, senza che noi ce ne rendiamo conto. Non importa se abbiamo un monitor da 5 mila euro o lo schermo di un cellulare, gli occhi sono spesso bugiardi! Facciamo un esempio: guardate questa immagine
Secondo voi i colori dei quadrati A e B sono uguali o sono diversi? Il grigio del quadrato A è più scuro del grigio del quadrato B? Pensateci un attimo. Non rispondente subito. Cosa vi suggeriscono i vostri occhi (e quindi il vostro cervello)?
La risposta potrebbe stupirvi: il grigio del quadrato A è IDENTICO al grigio del quadrato B. I nostri occhi ci hanno tradito! Come scoprirlo? Aprite Photoshop e tenete a portata di mano il pannello “Informazioni”. Passate ora con il mouse prima sul quadrato A poi sul quadrato B. Vedrete che i valori RGB dei due quadrati è identica.
Facciamo un ultimo esempio: guardate attentamente l’immagine
I due cani hanno gli stessi colori? La sfumatura del giallo al blu del cane sulla sinistra è identica alla sfumatura colore sul cane di destra? Guardate le due code: hanno gli stessi colori o sono diversi? Anche qui se ci limitiamo ai nostri occhi cadremmo facilmente in errore. Solo uno strumento può rispondere con certezza e risolvere così i nostri dubbi. Aprendo Photoshop e analizzando le due immagini vedremo che in realtà i colori dei due cani sono esattamente gli stessi. Come è possibile? Il nostro occhio è stato tratto in inganno dal contesto (la sfumatura del giallo al blu dello sfondo).
Cosa ci hanno insegnato quindi questi due esempi? Che, quando lavoriamo alla correzione colore, fidarsi degli occhi è bene ma non fidarsi è meglio. Solo gli strumenti possono dire con precisione cosa sta effettivamnte accadendo alle nostre immagini.
Cosa impareremo nei prossimi capitoli?
Nei prossimi capitoli del corso di editing video con Adobe Premiere Pro non impareremo a fare un’ottima color correction (l’argomento è troppo vasto e complesso per poterlo affrontare in questo corso). Nelle prossime lezioni vedremo come utilizzare gli strumenti di Adobe Premiere Pro per leggere le immagini e comprendere cosa c’è dentro. Vedremo, ovviamente, anche tutti i pannelli utili per lavorare alla correzione del colore.