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L’importanza del frame rate ovvero il numero di fotogrammi per secondo (fps)

Pubblicato da Fabio Ambrosi il 30/08/2024 - 02:47
youtube

In questo capitolo del corso base di montaggio video con Adobe Premiere Pro vedremo di fare chiarezza su un argomento che genera spesso moltissima confusione. Parliamo di frame rate (numero di immagini al secondo).

Un’immagine di per sé è come una fotografia: qualcosa di fisso, fermo e immutabile nel tempo. Un quadro insomma, privo di movimento. Ciò che differenzia un video da una fotografia è quindi il movimento: un video altro non è che un insieme di fotografie fatte scorrere molto rapidamente.
Pensateci bene: ogni volta che guardate un film in tv o un documentario su Netflix quello che fate è vedere tante immagini che si succedono una dopo l’altra. Ma quante immagini dobbiamo far scorrere sullo schermo per poter avere un movimento fluido e piacevole? Cerchiamo di rispondere a queste domande e fare un pochino di chiarezza!

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Quanti frame (immagini) ci sono in un secondo? Il frame rate.

Quante immagini servono per avere un secondo di video? La risposta è: dipende! Teoricamente potete fare un video con il numero di fotogrammi al secondo che preferite. Nella pratica però esistono degli standard e delle convenzioni da rispettare, vediamo le più comuni.

  • Televisione: I video che devono essere trasmessi in televisione hanno un frame rate (numero di fotogrammi per secondo) diverso in base allo standard di riferimento. Ne esistono due: il PAL e l’NTSC
    • PAL È uno standard legato a molti paesi europei (Italia inclusa) e prevede un numero di fotogrammi per secondo (frame rate) pari a 25 (25fps)
    • NTSC È lo standard adoperato negli Stati Uniti e in altri paesi e prevede un numero di fotogrammi per secondo pari a 30 (30fps)
  • Cinema Un film che deve essere proiettato al cinema necessita di 24 fotogrammi per secondo (24fps)
  • Web Qui iniziano i problemi perché ognuno fa un po’ come vuole. Buona norma è attenersi agli standard televisivi di riferimenti in vigore nel Paese in cui si lavora (per l’Italia quindi 25 fotogrammi al secondo) ma la regola non è poi così rigida. Negli ultimi tempi, soprattutto coloro che producono video destinati ai gamers, non è raro trovare creator che lavorano a 60 fotogrammi al secondo. Ogni distributore video (come youtube) ha i suoi standard ed è bene leggerli e studiarli prima di pubblicare un video

 Slow-motion e utilizzi creativi del frame rate

Cosa accade se utilizzo un numero di fotogrammi al secondo (frame rate) elevato rispetto alla velocità di riproduzione? In altre parole: cosa accade se giro un video a 100 fotogrammi al secondo e poi scelgo di riprodurlo a 25 fotogrammi al secondo? Semplice: vedrò tutto quattro volte più lento! È come avere una pellicola con tante immagini impresse e farla scorrere davanti ai nostri occhi a diverse velocità. Se ho impresso 25 immagini ogni secondo e le faccio scorrere alla stessa velocità i movimenti saranno naturali, così come li ho registrati. Se invece facessi scorrere la pellicola più velocemente o più lentamente vedrei i movimenti più veloci o più lenti. Attenzione però! Quando lavoriamo con i video digitali non stiamo usando una pellicola e le immagini che compongono il video hanno un numero finito. Questo vuol dire che se volessi avere un effetto “slow motion” non è sufficiente far scorrere il video più lentamente ma devo aver girato con un numero sufficiente di fotogrammi.

Facciamo un altro esempio: se io volessi avere un effetto “slow motion” dovrò avere almeno il doppio dei fotogrammi al secondo che mi servono per la riproduzione. Riprendendo l’esempio di prima se ho girato un video dove per ogni secondo ho 100 fotogrammi quando lo manderò in play (a 25 fotogrammi al secondo) lo vedrò scorrere 4 volte più lentamente. Se non avessi il numero sufficiente di fotogrammi vedrei il video a scatti perché non ho il numero di immagini al secondo sufficienti.

Un esempio pratico? Ipotizziamo di voler riprendere il volo di un piccione. Il nostro scopo è catturare ogni movimento delle ali, ogni battito. Ma come rallentare il nostro video in modo da rendere leggibile ogni dettaglio? Se registrassimo alla velocità standard (per l’Italia) di 25 fotogrammi per secondo quando al montaggio andremo a rallentare il video resteremo delusi dal vedere l’ala della nostra farfalla a scatti, come se mancassero dei movimenti. 25 fotografie ogni secondo non bastano per catturare ogni dettaglio! La soluzione al nostro problema è girare con un frame rate adeguato.

Il timelapse ovvero comprimere il tempo

Numero do fotogrammi al secondo (frame rate). Creare un time lapse
Ipotizziamo di voler fare il timelpase di un tramonto. Potremmo scattare 200 fotografie (una al minuto) e riprodurle in un solo secondo.

Una tecnica che va nella direzione opposta allo slow motion è il timelapse. Se si volesse comprimere un tramonto (che dura all’incirca due ore) in pochi secondi abbiamo due potenziali strade da seguire:

  • Lasciare la macchina da presa accesa e registrare per due ore e poi intervenire al montaggio accelerando il video
  • Scattare una fotografia ogni minuto e poi mandare il play il video facendo scorrere i fotogrammi alla velocità standard (25fps). In questo modo, dopo le due ore del nostro tramonto, avremo 120 fotografie che in quasi 5 secondi comprimerebbero il calar del sole.

Nessuna delle due tecniche appena esposte è giusta o sbagliata. La scelta più adeguata verrà con l’esperienza.

Nel prossimo capitolo del corso di montaggio video con Adobe Premiere Pro parleremo della scansione dei fotogrammi. 


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