Il 2020 è stato un anno terribile sotto molti punti di vista. Molti hanno perso il lavoro e tutti siamo stati costretti a restare chiusi in casa e, spesso, a lavorare in remoto. La pandemia ha costretto tutti a rivedere il proprio stile di vita e da questa situazione qualcuno ci ha anche guadagnato. È il caso di Zoom, piattaforma per le video conferenze quasi sconosciuta fino a un anno fa, che negli ultimi mesi ha visto un vero e proprio boom di iscrizioni e utenti. Il successo avuto all’improvviso – suo malgrado – potrebbe spingere Zoom a sviluppare un servizio email e app adatte allo smartworking (come un calendario) per competere con le concorrenti Google e Microsoft.
Zoom: email e calendario per competere con Google e Microsoft
Ma cos’è zoom? Zoom è una piattaforma per fare video conferenze. Con questo servizio ci si può video chiamare e parlare a distanza e lo si può fare anche con molti amici o parenti. Essendo gratuita (almeno nella versione base) e facile da utilizzare in pochissime settimane è diventata l’app per comunicare preferita dalle persone costrette a restare chiuse in casa. Il successo è stato grande e, forse, inatteso persino dalla società stessa.
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A fine 2020 è ora tempo di bilanci e l’enorme numero di utenti collezionato in pochi mesi potrebbe spingere Zoom a sviluppare un proprio servizio email e altre app (come il calendar) per competere con Google e Microsoft, già munite di strumenti adatti allo smartworking e al telelavoro.
Cosa serve per lavorare a distanza? Un buon servizio e email e app adatte alla collaborazione
Cosa server per lavorare in smartworking? Fondamentalmente due cose: una buona piattaforma per comunicare con i colleghi e applicazioni adatte e affidabili per svolgere i nostri compiti in sicurezza e velocità. Google (con la propria suite) e Microsoft hanno già tutto l’occorrente per lavorare a distanza. Zoom, ad oggi, no. Per questo motivo la nota piattaforma per video conferenze potrebbe presto lanciare sul mercato un servizio email e altre applicazioni per la collaborazione in remoto. Per il momento sono solo voci e non c’è nulla di certo o ufficiale. La notizia è stata lanciata da un report di “information” che parla di un possibile piano di espansione per Zoom.